Il Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC) è caratterizzato da pensieri o impulsi ricorrenti (ossessioni), che sono avvertiti come intrusivi, irrazionali o sgradevoli, ma ciò nonostante sono irrefrenabili. La risposta alle ossessioni consiste in atti ripetitivi e riutilizzati (compulsione); le compulsioni servono a rassicurare il paziente circa i dubbi sollevati dalle ossessioni.
Le Ossessioni e Compulsioni occupano un tempo significativo della giornata (un ora o più al giorno) e interferiscono con le attività del quotidiano (lavoro, studio, vita di relazione, cura della casa o dell’igiene ecc.).
Le Ossessioni sono mantenute da un meccanismo paradossale: più si cerca di sopprimerle e di allontanarle e più questi pensieri aumentano di intensità e di frequenza.
L'aspetto importante delle ossessioni è dato dalla loro involontarietà; cioè esse non sono suscitate dalla persona, il quale tenta in tutti i modi di porvi termine con altri pensieri, atti o "gesti cognitivi" detti anche neutralizzazioni. Se le ossessioni sono involontarie, le neutralizzazioni sono sempre volontarie.
Le Compulsioni sono comportamenti intenzionali ed apparentemente finalizzati o azioni mentali che la persona non può fare a meno di mettere in atto, in risposta ad un'ossessione, e che riconosce come irrazionali o inappropriati.
Il DOC è spesso associato all'ansia, portando ad Attacchi di Panico, evitamento fobico e compromissione della vita quotidiana.
Il disturbo viene riconosciuto come tale solo se la presenza di ossessioni e compulsioni comporta una marcata sofferenza, compromette il normale funzionamento sociale e lavorativo del soggetto e se non è meglio giustificata da altri disturbi d’ansia o da malattie psichiatriche dovute a condizioni mediche generali.
Caratteristiche centrali del disturbo sono:
- La ripetitività, la frequenza e la persistenza della attività ossessiva;
- La sensazione che tale attività sia imposta e compulsiva.