L’appetito è stimolato non solo dai profumi delle pietanze, ma anche dal loro colore.
Il
colore dei cibi può infatti influenzare i nostri atteggiamenti e i nostri comportamenti alimentari.
L’industria alimentare è a conoscenza di questo fenomeno e ha la tendenza a commercializzare cibi con tonalità dai
colori più attraenti (pasta gialla al punto giusto, la farina del bianco opportuno, un trancio di salmone o un tuorlo d’uovo colori molto accesi) per invogliarci all’acquisto.
Il colore anticipa il gusto del cibo, aumentando l’appetito.
- Colori caldi, come il giallo o l’arancione sono associati nella nostra mente al sapore ricco, nutriente della pietanza che stiamo osservando;
- Colore bianco è associato alla purezze dell’alimento;
- Colore verde alla sua freschezza.
La quantità di cibo che assumiamo a pasto è influenzata anche dai colori dei piatti.
Il senso di sazietà giunge più in fretta servendo le pietanze su un
piatto di colore in netto contrasto rispetto a quello del cibo proposto.
Per chi inizia una dieta sarebbe consigliabile
l’utilizzo del piatto nero, questi infatti tendono a far apparire di maggiori dimensioni le porzioni.
Il colore rosso favorisce maggiormente il senso di sazietà, in relazione al fatto che spesso il colore rosso è associato al senso del pericolo, sollecitando la tendenza ad assumere velocemente il pasto.
Anche il
colore grigio-blu inibisce il senso di appetito essendo il colore che attribuiamo a ciò che è in via di deterioramento: le ricerche rivelano che questo colore provochi anche l’abbassamento di alcuni parametri quali la pressione e la frequenza cardiaca.
Attenti anche al nostro umore!
Lo Stress attiva la preferenza per i cibi dai colori freddi, dal verde al viola.
Quando abbiamo un
umore dal tono basso (tristezza, apatia...) tendiamo a ricercare cibi dai colori accesi quali il giallo e il rosso.