Vi è mai capitato di mangiare a seguito di un litigio, di una frustrazione al lavoro, a causa di ritmi a quali non riusciamo a tener testa, per una storia d’amore finita male, per rabbia che invece di esprimere tenete per voi?
Potremmo riassumere il concetto con: vi è mai capitato di mangiare compulsivamente per Stress?
Anche senza poter ascoltare le vostre risposte in diretta, mi verrebbe da sentire un coro di “Sì”, questo perché
siamo abituati a riempire pancia e bocca per sedare l’ansia,
per trovare conforto e compenso al senso di fallimento e inadeguatezza che ci pervade a seguito di eventi.
La Fame da Stress definita anche FAME NERVOSA
è il bisogno di assumere cibo in modo eccessivo e con modalità di assunzione alterata, si differenzia notevolmente dalla FAME BIOLOGICA, la quale porta invece ad assumere cibo in quantità utile alla sazietà.
La fame è l’inizio del pasto, mentre il senso di sazietà ne determina la fine.
Il problema è che
questi due segnali sono assenti nei soggetti che assumono alimenti in seguito a situazioni stressanti e quindi con una forte componente emotiva.
La modalità di alimentarsi in questi casi diventa differente:
si mangia velocemente fino a “riempirsi”, preferibilmente da soli, oppure fuori dai pasti, passando dal dolce al salato e assumendo cibo senza la consapevolezza di farlo o contro il proposito di non farlo.
MA PERCHE' ACCADE QUESTO?
Lo stress racchiude di per sé un momento particolare della persona, un momento difficile e che mette l’organismo in una situazione di allarme, questo allarme produce nel nostro organismo una serie di reazioni che portano alla difesa. Questa difesa del nostro organismo è composta dalla produzione di ormoni, gli steroidi e le catecolamine che influenzano assieme alla serotonina e alla dopamina il comportamento alimentare.
Possiamo classificare due tipi di soggetti:
- I SOGGETTI ADRENALINICI: sono coloro che sottoposti a stress hanno inappetenza. L’adrenalina è un ormone che attiva la lipolisi (dimagrimento), generalmente questi soggetti sono quelli magri, iperattivi e hanno poco interesse per il cibo.
- I SOGGETTI CORTISONICI: sono colore che sottoposti sentono un bisogno di cibo, in questo caso attivano la liposintesi (accumulo di grassi) e facilitano la ritenzione di liquidi. Questi soggetti tendono all’obesità, alla ritenzione idrica e hanno una propensione spiccata verso il cibo.
Eventi stressanti come possono essere un lutto, una separazione, un fallimento diventano nei diversi soggetti, causa di dimagrimento o di un aumento di peso.
MA QUINDI CHE COSA SI PUO' FARE?
Le strategie per eliminare e combattere la fame da stress sono rivolte all’eliminazione della causa.
Bisogna cercare la causa del malessere che provoca gli attacchi di fame, contattando nei casi più gravi un terapeuta e affidandosi alle cure di un nutrizionista che metta ordine al proprio piano alimentare.
Se l’attacco è dovuto allo stress o all’ansia, si devono trovare rimedi alternativi al cibo per controllare le emozioni, intraprendendo attività anti-stress, come lo yoga, la meditazione, le tecniche di rilassamento corporeo, praticando sport e una regolare attività fisica, in modo da impegnare la mente ed apportare benefici ai muscoli corporei. Se l’attacco di fame è dovuto a noia, bisogna distrarsi con una passeggiata, ascoltando della musica, leggendo un libro o semplicemente telefonando ad un amico.
Bisogna assumere un atteggiamento responsabile, soffermandosi a valutare se è necessario mangiare oppure se si tratta di un semplice istinto nervoso, cui desistere. Occorre essere consapevoli di ciò che si mangia, di quanto e come lo si fa.